Mai più casi Santanchè! Scriviamo a Meloni per una legge sul conflitto di interessi

L’elefante nella stanza ha un nome e si chiama Daniela Santanché. È impossibile non notarlo, eppure la Premier Giorgia Meloni continua a non prendere una posizione chiara a tutela della credibilità del suo governo e soprattutto a tutela della responsabilità che riveste nei confronti di noi cittadine e cittadini italiani. Chiediamo a gran voce una legge che affronti efficacemente uno dei grandi tabù del nostro ordinamento: il conflitto di interessi.

Dove sono finiti i suoi richiami all’integrità, al rispetto delle regole, al patriottismo? Come cittadine e cittadini veniamo sempre richiamati all’ordine e al rispetto della legge - che dovrebbe essere uguale per tutti. E perché mai a una ministra è consentito restare in carica nonostante si trovi coinvolta in situazioni quanto mai opache?

Daniela Santanché è nell’occhio del ciclone: nei guai con il Fisco, Bankitalia, il ministero del Lavoro - tutti soggetti che fanno capo al governo di cui lei stessa fa parte - e in palese conflitto di interessi come ministra del Turismo, visti i suoi trascorsi come gestore del Twiga, una delle aziende invischiate nell’intricato caso di malagestione aziendale messo in luce da Report. Ma Giorgia Meloni fa spallucce, contraddicendo alcuni dei principi alla base della sua linea politica e minando la credibilità delle nostre Istituzioni e del nostro Sistema Paese, anche agli occhi dell’estero.

Perché Santanché non è una comune cittadina, ma una ministra e come tale siede al fianco di Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e “capo” dei vertici dell’Agenzia delle Entrate che dovrà decidere del suo caso. Non solo, a presiedere la seduta in Senato, durante la quale la ministra avrebbe dichiarato il falso nel dirsi estranea ai fatti, c’era Ignazio La Russa, che è stato anche suo legale e autore di due diffide a favore di Negma e Visibilia, le società di Santanchè. Lo stesso La Russa che, nonostante il coinvolgimento diretto nella vicenda, non ha ritenuto di farsi sostituire da un vice.

I casi citati non sono gli unici a far discutere: ecco infatti il caso di Marina Elvira Calderone, attuale Ministro del Lavoro, che prima di essere chiamata a guidare il Ministero figurava tra i vertici dell’Ordine nazionale dei consulenti del lavoro, organismo di cui, tra l’altro, ancora oggi figura presidente il marito Rosario De Luca. O quello del ministro della Difesa Crosetto, che dopo la nomina al governo ha chiuso la società di consulenza di famiglia che lavorava per diversi fornitori del ministero. C’è addirittura quello del viceministro all'Economia, Maurizio Leo, che continua a mantenere le quote nella società "Progetto fisco", azienda di consulenza finanziaria di cui sono soci anche la moglie e figli. Per non parlare del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, che con una mano si prepara a scrivere la nuova norma sugli spettacoli dal vivo mentre con l’altra continua a muoversi nel variegato sottobosco del settore spettacolo e della cultura come fosse ancora un impresario, specialmente all’Arena di Verona, di cui ha avuto il controllo unico per anni.

Tutti questi casi dimostrano, ancora una volta, quanto sia urgente avere una legge sui conflitti di interessi nel nostro Paese, che definisca, fra le altre cose, quando un ministro o un membro del Parlamento si debba astenere da votazioni o dal partecipare a processi decisionali, implementando misure “preventive” efficaci che tuttora mancano nella normativa in vigore. Un testo risulta pendente alla Camera e come firmatari della petizione di The Good Lobby chiediamo che la discussione venga ripresa con urgenza.

Cara Presidente Meloni, ci risuonano ancora nelle orecchie le tue parole mentre citavi Giovanni Paolo II nel discorso di insediamento al governo - “La libertà - dicevi - non consiste nel fare ciò che ci piace, ma nell’avere il diritto di fare ciò che si deve. Io sono sempre stata una persona libera, sarò sempre una persona libera e, per questo, intendo fare esattamente quello che devo.”

Allora fallo, quello che devi.

Invia questa lettera e chiedi alla Premier di intervenire sul caso Santanché e per sbloccare la legge sul conflitto di interessi.

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