QUALE ALTERNATIVA POSSIBILE PER UN'ALTRA LIGURIA?

FORZE POLITICHE DEL CENTRO SINISTRA LIGURE

Qualche giorno fa attraverso le pagine di Repubblica, abbiamo rivolto un appello alla gente e ai partiti del centro sinistra a mobilitarsi e a mettere in campo idee e persone, per non lasciare senza contradditorio la narrazione mistificante del Presidente uscente Giovanni Toti e della sua Giunta Regionale di Centro Destra.

Il modo di concepire, organizzare e gestire la sanità degli ultimi decenni, la struttura e le logiche del nostro sistema produttivo, le forti diseguaglianze che abbiamo costruito, lo sfilacciamento del tessuto delle relazioni sociali, ci hanno reso vulnerabili e reso ancora più sovraesposti i più deboli tra noi.

Il virus ha messo a nudo in un tempo breve fragilità e contraddizioni che processi più lenti ma più sistemici stavano evidenziando da tempo: cambiamento climatico, dissesto idrogeologico, migrazioni, disoccupazione / precarizzazione di massa, ci pongono da tempo gli stessi interrogativi sulla sostenibilità del nostro sistema.

Dovremmo ripensare a una società strutturalmente più giusta e equa meno dipendente dalla solidarietà, ad un sistema produttivo più attento alla dignità alla sicurezza e ai bisogni, a riprogettare la vita delle città e la loro struttura, ad un sistema scolastico capace di mettere sullo stesso piano la preparazione al lavoro e la crescita della persona, ad un sistema socio sanitario centrato sulla prevenzione e sul territorio/domicilio e ad un ritorno a diritti pieni e alla partecipazione di tutti alla responsabilità sulla comunità.

Ma il dibattito sembra svolgersi, salvo rare e flebili eccezioni, al di fuori di una riflessione critica, tutto teso e centrato sul come ripristinare il prima, o al massimo come correggere qualche errore organizzativo o operativo, per questo rinnoviamo un appello al mondo che fa riferimento al centro sinistra e ai partiti che si propongono di rappresentarlo perchè si attivino, mettano in campo iniziative, analisi e proposte per avviare un processo di elaborazione collettiva capace di esprimere un' ipotesi alternativa al semplice “ripristino della normalità” capace di misurarsi con la complessità e la profondità dei problemi.

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Appello alla Politica. Quale alternativa per un’altra Regione?

A partire da maggio la malattia e le morti causate dal coronavirus, e i danni dovuti al contenimento chiederanno alla società ligure un impegno lungo e difficile.
L’epidemia ha mostrato il valore, ma anche i limiti del nostro sistema sanitario e sociale. La sospensione delle attività scolastiche ed economiche ha causato enormi perdite, di conoscenza, produzione, lavoro.
Quello che bisogna fare, che ciascuno dovrà fare non è il ritorno alla normalità di prima, così poco normale. Dovremo ripensare ad una comunità più solidale, ad un mondo produttivo centrato sulla dignità e sicurezza dei lavoratori, all’emersione dell’economia e del lavoro nero, alla vita delle città organizzata su tempi diversi e su trasporti meno inquinanti e affollati, ad un sistema scolastico capace di introdurre la tecnologia senza perdere la qualità del rapporto educativo, ad una tecnologia funzionale non solo al consumo ma anche a fornire strumenti per la produzione collettiva di valore sociale, ad un sistema socio sanitario centrato sulla prevenzione e sul territorio/domicilio, ad un ritorno a diritti pieni e partecipazione in tutti i campi. Ma lo sfondo è rimasto quello carico di problemi che ci portiamo dietro da tempo: le disuguaglianze sociali, la fragilità ambientale, lo squilibrio demografico, la dispersione scolastica, la mancanza di integrazione sociale, i diritti del lavoro e al lavoro indeboliti.
I partiti che governano la Liguria, la Giunta e il Presidente hanno affrontato la crisi mettendo in atto le indicazioni del Governo sulla sanità e la protezione civile per fortuna senza rivendicazioni di sovranismo regionale, con i ritardi purtroppo noti sulla protezione del personale in prima linea, con direttive contrastanti sulle case di riposo, con informazioni poco adatte a far conoscere alla popolazione la gravità della situazione, le reali possibilità di affrontarla e ossessivamente centrate sull’attività di controllo dei cittadini, per altro molto rispettosi e disciplinati.
Ci hanno salvato la competenza e l’abnegazione fino al sacrificio degli operatori del sistema sanitario, e il lavoro a rischio di tutti coloro che hanno garantito a città e paesi di rimanere forniti di assistenza, viveri, energia, trasporti, farmaci. Ma non è comparsa sulla scena politica nessuna idea per la così detta fase 2 e per i mesi e gli anni che seguiranno, i più difficili della storia della Repubblica e dell’Europa.
L’emergenza ci ha fatto dimenticare che i governi vanno rinnovati, e la scadenza della Regione da noi è vicina.
C’è bisogno forte e urgente di mettersi in movimento per ricostruire. C’è un forte bisogno di politica, politica che definisca strategie e visioni. Ma i partiti del centro sinistra sembrano in quarantena, si sono auto isolati. Sulla scena pubblica c’è solo Toti che propone di anticipare le elezioni per appropriarsi dei consensi, grazie agli aiuti del Governo , alla distribuzione dei buoni, mascherine e bavaglini, al completamento del Ponte Morandi, per vantare gli immeritati risultati della lotta al virus, per altro assai incerti.
Il Circolo Oltre il giardino, in qualità di Circolo di studi sul lavoro sociale e saldamente ancorato ai valori della Costituzione invita i cittadini a sottoscrivere una richiesta ai responsabili dei partiti che vogliono rappresentare un’alternativa al governo regionale.

CHE COSA ASPETTIAMO A SCENDERE IN CAMPO ?

Quanto tempo si dovrà ancora attendere che sulla scena pubblica non compaia solo Toti, che sui muri delle città non ci siano solo volti e slogan del centro destra?
Quanto ci metterete ancora a smettere di pensare ciascuno per sé? A indicare un candidato, un’alleanza, una squadra, un programma che ci facciano sperare di uscire dall’epidemia con una Liguria rinnovata?

Oltre il Giardino – Circolo di Studi sul lavoro sociale
Mario Calbi, Ornella Fasce, Rosamari Martinero, Barbara Carpanini, Elsa Traverso, Amedeo Gagliardi, Paolo Guenna, Carlo Dellacasagrande, Francesco Colloca, Sergio Revello, Mario Gagliardi, Elisa Cherullo.

Invitano a sottoscrivere questo appello anche:
Balbi Paola, Balbi Cecilia, Barbieri Maria Carla, Barletta Agostino, Barletta Silvia, Bazzurro Enrico, Bellati Flavio, Blundo Angela , Bo Barbara, Bodra Angelo, Bonante Aldo, Bono Federica, Bonzani Giovanni, Bonzani Cristina, Borzani Luca, Bruneri Teresa, Brunettini Alessio, Cadenasso Mariuccia, Calbi Allegra, Calbi Mario, Calbi Mariasole, Calderaro Natale, Calegari Letizia, Calegari Manlio, Capello Liliana, Carpanini Barbara, Casciscia Remo, Casiccia Massimo, Cavallini Margaret, Cherullo Elisa, Cirillo Bernardo, Clemente Elisabetta, Colloca Francesco, Compagnino Giovanni , Cremonini Marino, Cusano Elisabetta, Davagnino Mirella, De Marchi Elisabetta, Deidda Maria, Dellacasagrande Carlo, Dellepiane Roberta, Fasce Ornella, Ferrari Silvio, Fiorini Elena, Fisco Cecilia, Forcheri Anna, Gaggero Stefano, Gagliardi Amedeo, Gagliardi Mario, Gallino Francesca, Gallione Annalisa, Garrè Claudia, Geroldi Gianida, Gianelli Agostino (Ciccio), Guenna Paolo, Guzzardella Antonina, Isaia Elena, Kiderlen Luca, Kovac Stefano, La Fauci Salvatore, Lamberti Paola, Laricchia Davide, Lazzarino Margherita, Lazzarotto Anna, Macchiavello Anna, Macciò Luigi, Malvicino Cesarina, Manca Andrea, Manfredi Roberto, Mantero Milvia, Manti Antonio, Marciasini Umberto, Marcucci Andrea, Maria Barzaghi Carla, Martinero Rosamari, Martino Francesco, Massa Walter, Massolo Marisa, Massone Giovanni, Migliaro Anna, Monaco Dorina, Monforte Laura, Moreschi Angelo, Murgia Roberto, Orfanotti Marina, Palomba Emilia, Parmentola Irene, Parodi Aura, Pascotto Irene, Pastorino Ferruccio, Pellegrini Gabriella, Pignone Enrico, Pironi Gabriella, Pozzobon Maurizio, Revello Sergio, Ribotti Federico, Robbiano Elisabetta , Roncallo Silvia, Rossetti Jula, Salvatori Patrizia, Sandei Angela, Sandro Frega, Sanna Paola, Sciutto Andrea, Scotto Pierluigi, Segaliari Paolo, Serra Andreina, Sessarego Giovanna, Teresa Tuccio Maria, Tozzi Maria, Traine Daniela, Traverso Elsa, Tria Giovanni, Valdani Daniela, Vergassola Marco, Vergassola Anita, Viglienzone Paola, Villani Ambra, Zallio Marco, Zicchitu Cristina, Zullino Emma, A.GE.D.O. - Associazione genitori parenti e amici di persone LGBT+