Ti candidi? Sottoscrivi il nostro patto per cambiare la Liguria

Se sei candidata o candidato nelle liste che sostengono Andrea Orlando puoi sottoscrivere il nostro patto. La tua firma, insieme a un tuo commento sarà pubblicata su questa pagina e diffusa nella nostra rete.

Il patto

La Liguria continua a perdere abitanti. Ogni anno migliaia di giovani che ne hanno le possibilità, scappano. Le altre persone, invece, restano bloccate qui. Se sono giovani finiscono ai margini, senza studiare e lavorare, in attesa che gli venga offerta qualche opportunità. Una persona che lavora su tre è impegnata nel settore del commercio e della logistica, con contratti precari, paghe basse e spesso in nero.

Le scelte di Toti e Bucci ci hanno portato in questa direzione: città di plastica, ridotte a vetrine per turisti, in cui ogni iniziativa è fondata sul consumo, rivolta a chi se la può permettere. Allo stesso tempo hanno ignorato i bisogni delle persone comuni.

Toti e Bucci hanno promosso il benessere di chi stava già bene e hanno premiato imprese che depredano i territori e si basano su lavori precari e pagati male.

Pochi imprenditori privilegiati hanno usato il loro denaro e le loro conoscenze per determinare queste priorità. Questo sistema politico ed economico non democratico e inclusivo ha alimentato le disuguaglianze e allargato ancora il divario tra le persone.

Noi vogliamo invertire le priorità, la Liguria ha futuro se è per tutte e tutti, non per pochi: egualitaria e solidale, inclusiva e accogliente, a partire da chi è giovane. Dobbiamo favorire un sistema economico inclusivo, fondato su lavori gratificanti, con stipendi, carichi e tempi di lavoro giusti e organizzato in modo da generare ricchezza distribuita per tutte le persone.

Le nostre primarie popolari, a cui hanno partecipato più di 2mila persone, hanno indicato tre priorità fondamentali: sanità, lavoro e istruzione.

Oggi il sistema è ordinato in modo tale da favorire chi ha più soldi e relazioni, che avrà più facilità ad accedere ai migliori percorsi di formazione, ai migliori lavori e, se ne ha bisogno, alle migliori cure.

Noi invece vogliamo un mondo in cui gli sforzi di ciascuno sono indirizzati verso ciò che ha scelto e non verso ciò che è stato determinato dalla lotteria del destino. Un mondo in cui l’accesso alle cure è davvero garantito, i percorsi di studi sono davvero aperti e inclusivi e in cui il lavoro è soddisfacente garantendo una giusta retribuzione, sicurezza e tempi di vita.

Sappiamo che non è possibile costruire una società più giusta agitando la bacchetta magica, soprattutto dopo quasi dieci anni di governo della destra. È necessario trasformare la cultura e il senso comune delle persone, riformare le leggi e come agiscono le strutture pubbliche e private, impegnare le persone e stanziare risorse.

Questo cambiamento è possibile quando si crea una comunità larga di persone, unita intorno a priorità condivise, coinvolgendo chi sta nelle istituzioni e chi lotta al di fuori di esse. Per questo chiediamo l’impegno ad avviare dei percorsi popolari di cambiamento su queste tre priorità fondamentali: sanità, lavoro e istruzione.

Genova che osa si impegna ad avviare, immediatamente, una campagna popolare per far approvare, in un anno, una legge sui buoni lavori in Liguria.

Mi impegno

- Partecipare e sostenere attivamente percorsi popolari nell’ideazione delle proposte (partecipare a incontri, forum, discussioni, assemblee con cittadine e cittadini)

- Promuovere la partecipazione all’interno delle istituzioni (favorendo strumenti di trasparenza, accessibilità delle informazioni e agendo in prima persona con interrogazioni, audizioni e altri strumenti analoghi)

- Favorire percorsi di democrazia diretta e partecipativa (riforme per potenziare gli strumenti di democrazia diretta e istituire forme partecipative come assemblee e consulte di cittadini, ecc.)

- Partecipare attivamente al nostro percorso popolare per garantire buoni lavori (partecipare a workshop per ideare la proposta tra dicembre e gennaio; collaborare e sostenere la raccolta firme per presentare la proposta di legge di iniziativa popolare; impegnarsi per votarla e approvarla in consiglio nel più breve tempo possibile)

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