PARAGON: SPIONAGGIO DI STATO? ABBIAMO DIRITTO A SAPERE

Usare il segreto di stato per insabbiare lo scandalo dei giornalisti e attivisti spiati da agenzie governative o procure, se non da forze di polizia, non è degno di uno stato democratico. Chiediamo che il Governo riferisca in Parlamento e l’apertura di un’inchiesta indipendente!
Graphite è un potente spyware che può infettare uno smartphone senza che l’utente se ne accorga. Una volta installato, consente di leggere messaggi criptati, accedere a file privati e trasformare il telefono in un dispositivo di sorveglianza.
Di fronte a queste gravi rivelazioni, il Governo ha ammesso che anche i servizi segreti italiani hanno fatto uso di questo software, ma ha negato di aver usato Graphite per spiare giornalisti e attivisti. L’azienda produttrice Paragon, però, ha annunciato la rescissione del contratto con l’Italia, dichiarando che il software è stato impiegato in modo contrario alle proprie politiche aziendali. Un elemento su cui è assolutamente necessario fare chiarezza.
Nonostante l’enorme rilevanza del caso, il Governo ha scelto di riferire solo davanti al Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), un organismo che opera sotto vincoli di segretezza, limitando l’accesso alle informazioni e impedendo un dibattito pubblico trasparente.
La questione è però talmente delicata che non può finire in sordina. Chiediamo:
che il Governo riferisca in Parlamento, chiarendo in modo puntuale il rapporto tra le agenzie governative italiane e Paragon Solutions, comprese le motivazioni che hanno portato all’interruzione di tali rapporti contrattuali;
che l’indagine su questa vicenda sia affidata ad un organismo indipendente, come il Garante per la privacy o una commissione parlamentare d’inchiesta ad hoc;
che si faccia chiarezza su chi è stato spiato e su come si sia potuta verificare una tale violazione della privacy. Giornalisti, attivisti per i diritti umani: chi è stato colpito e perché? Il Governo deve fornire risposte chiare e dettagliate.
L’utilizzo di software di sorveglianza da parte di organi governativi rappresenterebbe una violazione dei diritti umani inaccettabile, a maggior ragione se perpetrata ai danni di chi fa informazione o difende i diritti delle persone. Il Governo chiarisca subito questa vicenda.
Aiutaci a farci sentire! Invia anche tu una email ai membri del Governo, condividi e chiediamo insieme trasparenza su questa vicenda!
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