COSTRUISCI LA MOZIONE CON NOI | Strada per strada, senza confini. Le nostre idee per il PD di domani

La nostra mozione, aperta al contributo di tutte e di tutti anche grazie a questa piattaforma digitale con la quale vogliamo raccogliere idee, spunti e contributi, riflette una responsabilità che immaginiamo ben oltre i confini locali.


Milano metropolitana ha e vuole avere sempre di più un ruolo centrale, contribuire al protagonismo nazionale del PD con una progettualità ambiziosa per il futuro del nostro partito e per l'alternativa europea.

Costruiamo questo percorso insieme, strada per strada, senza confini.




Come puoi costruire la mozione con noi?

Compila il modulo in questa pagina inserendo le tue proposte, le tue idee ma anche le tue critiche.

Se volessi farci delle domande o dovessi riscontrare dei problemi mandaci le tue proposte via mail a congresso@alecapelli.it



STRADA PER STRADA senza confini

In questi ultimi anni, mentre la segreteria metropolitana uscente lavorava per tenere unito e vivo il Partito Democratico milanese, guidando la riconferma di Beppe Sala al governo del Comune di Milano e della Città Metropolitana e la conquista di nove presidenze di Municipio e di decine di Comuni dell’area metropolitana, il mondo è stato segnato da eventi globali imprevedibili che hanno inciso profondamente sull’essenza del vivere quotidiano. La pandemia, la guerra e la pace in frantumi, la crisi energetica e inflazionistica, la tragedia senza fine nel Mar Mediterraneo e il consolidamento dell’emergenza climatica hanno condizionato profondamente le nostre esistenze, generando non solo incertezze, solitudini sociali e crescita delle diseguaglianze, ma anche una grande necessità di riletture contemporanee e azioni innovative.

Si pensi al rapporto tra qualità della vita e dignità del lavoro, nel momento in cui la precarietà ha ormai assunto una valenza esistenziale, ipotecando molte scelte personali sul futuro (per esempio, quella di formare una famiglia o di scegliere dove vivere).
Si pensi all’emergenza di promuovere e guidare una transizione ambientale socialmente giusta e una transizione digitale sostenibile per le persone e per il pianeta.

Si pensi, ancora, alle sfide di quelle imprese che, nonostante debbano affrontare un mercato sempre più turbolento, non rinunciano a generare valore nei nostri territori e a contribuire in modo positivo alla vita delle persone e dell’ambiente.
Si pensi alle vecchie e nuove povertà, che chiedono crescente attenzione non paternalistica. Si pensi alla piaga che non accenna a fermarsi dei femminicidi e della violenza di genere: solo nell’estate 2023 due donne uccise da uomini nella Città Metropolitana.

Si pensi alle persone meno tutelate, in particolare i più giovani e i più anziani (non servirà ricordare quanto hanno sofferto durante la pandemia).
Si pensi, infine, all’impegno per una società inclusiva dove ciascuno possa sentirsi libero e abbia il diritto di essere se stesso.

In un contesto simile, i congressi metropolitano, regionale e dei circoli hanno la grande opportunità di organizzare una discussione condivisa sul futuro del nostro partito, delle nostre comunità e dei nostri territori, ripartendo dalla nostra vera ricchezza: le persone e le relazioni tra noi.

Vogliamo promuovere un congresso costruttivo e utile che sia coinvolgente per tutte le iscritte e gli iscritti e che sappia volgere lo sguardo anche al di fuori della nostra comunità, ascoltando le diverse articolazioni della società, dialogando in maniera aperta e franca, partendo anche dalla domanda di cambiamento venuta dagli elettori ed elettrici delle ultime primarie per la segreteria nazionale.

Il congresso del Partito Democratico di Milano Metropolitana ha indubbiamente un valore politico che si estende ben oltre i confini territoriali. Siamo consapevoli che il nostro compito sarà anche quello di favorire un crescente protagonismo politico del PD nei territori del Nord Italia e nella politica nazionale del nostro Paese.

Milano metropolitana puó e deve assumere ancora di più un ruolo nazionale, portando il proprio contributo con una progettualità politica specifica e ambiziosa, a supporto delle sfide dell’intero Partito Democratico.

Il Congresso ci permetterà di condividere una nuova visione di territorio, di Comunità, di presente e di futuro; sarà anche un momento importante in preparazione agli appuntamenti della prossima primavera: le elezioni amministrative che interesseranno 69 comuni dell’area metropolitana e le elezioni europee, che assumeranno il valore di uno spartiacque per l’alternativa alle destre e ai sovranisti in Europa. Contano i nostri territori, conta la loro proiezione europea.

UNA CITTA’ METROPOLITANA DI 3 MILIONI E 200 MILA PERSONE

Il primo grande impegno della prossima segreteria del PD Milano Metropolitana sarà quello di leggere e interpretare sempre il nostro territorio come uno spazio urbano integrato abitato da 3 milioni e 200 mila abitanti. Non più la città di Milano e “i comuni dell’area Metropolitana, ma un’unica realtà integrata e intrecciata socialmente, economicamente e amministrativamente, dove convivono peculiarità territoriali e sfide per sviluppare interconnessioni sempre più efficaci.

L’emergenza abitativa, l’inclusione sociale delle persone più fragili, la mobilità efficiente e sostenibile, i diritti civili e sociali, in particolare quello a un lavoro dignitoso, il consumo di suolo, la fragilità del verde, l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo e le criticità idrogeologiche, l’efficientamento energetico di edifici abitativi e di lavoro, la legalità contro tutte le mafie, il governo dei processi produttivi e della redistribuzione della ricchezza e delle opportunità di vita, una nuova interlocuzione con le forze sociali, un necessario rilancio della sanità pubblica, la promozione della cultura, importante risorsa italiana e lombarda ancora da valorizzare, una scuola più inclusiva, il contrasto alla violenza di genere: sono alcune delle grandi sfide che il presente ci pone quotidianamente e che si possono affrontare solo in ottica metropolitana.

Ecco perché abbiamo bisogno di un Partito Democratico sempre più metropolitano e più coeso politicamente, culturalmente e organizzativamente, che possa sempre di più promuovere azioni puntuali capaci di rispondere in maniera efficace a priorità riconosciute come condivise sui territori.

Proposte concrete:

  • -  Riunioni di Segreteria itineranti in tutti i circoli dell’area metropolitana

  • -  Continuità di lavoro tra coordinamenti di zona e segreteria metropolitana

  • -  Stati generali della Città Metropolitana

  • -  Costruzione di proposte specifiche per ogni zona omogenea, in sinergia con

    circoli e amministrazioni locali e di città metropolitana, considerando la vocazione dei territori, come già avvenuto con la Smart Land nel sud est e con Silam in Adda Martesana

    Da quando è nata, con la legge 56/2014 (Delrio), la nostra Città Metropolitana si è trovata ad affrontare questioni molto complesse gravate dalla difficoltà di un ente sostanzialmente incompiuto e depotenziato dall’azione miope di Regione Lombardia, preoccupata di tenere a bada un’istituzione vista – a torto – come una concorrente, che potrebbe sottrarre funzioni e potere.


    IL PROTAGONISMO DEMOCRATICO PARTENDO DALLA CITTA’ METROPOLITANA...

In questi anni di generoso impegno da parte dei nostri amministratori metropolitani, ci siamo spesso scontrati con criticità importanti legate all’incertezza delle risorse e a funzioni amministrative non sempre adeguate alle sfide che dovevamo affrontare. Soprattutto sono mancate le opportunità, per quel ruolo di ente sovraordinato, di coordinamento e supporto sui temi di area vasta nel rapporto con i Comuni, rapporto molto più prossimo di quello della Regione.

Oggi, in un momento in cui in Parlamento le destre stanno istruendo una “riforma” dell’ente che si concentra unicamente sul meccanismo elettivo, è ancora più importante insistere sulla necessità politica di una riforma istituzionale più ampia, compiuta e sostenibile per dare alla Cittá Metropolitana competenze e risorse che le permettano davvero di essere incisiva nell’affrontare i temi fondamentali riguardanti edilizia scolastica, trasporti e viabilità, pianificazione territoriale, ambiente, coordinamento dei servizi pubblici e, in ultima analisi, di poter esercitare pienamente le proprie funzioni.

Per le dimensioni e le interconnessioni tra i diversi Comuni, la Città Metropolitana di Milano costituisce una specificità nel ristretto panorama di questi enti: sarebbe opportuno che a livello nazionale venisse riconosciuta questa peculiarità e si operasse per una legge speciale, come fatto per Roma Capitale, per assicurare governance, competenze specifiche e risorse necessarie al rilancio di questa istituzione strategica per il governo del territorio. Su questo l’azione del PD metropolitano milanese insieme ai propri parlamentari nazionali deve produrre innanzitutto una sensibilizzazione forte, e quindi proposte legislative specifiche. Per far sì che Città Metropolitana decolli e diventi motore dello sviluppo e della salvaguardia delle nostre comunità, serve che sia lo Stato, che i territori “alzino l’asticella”, tornino cioè ad avere una visione del futuro e non si fermino alle contingenze e agli opportunismi del momento. Serve, quindi, tornare a dare spazio alla Politica.

Il nostro compito, come Partito metropolitano, è duplice: da un lato un forte supporto agli amministratori metropolitani, condividendo con loro priorità, linee di lavoro e prospettive, integrando e coordinando la progettualità con le amministrazioni dei Comuni; dall’altro lato è fondamentale lavorare per rafforzare politicamente l’idea di una città di 3 milioni 200 mila persone, costruire una visione coesa del territorio e un legame tra l’Istituzione e i cittadini. Per dare un futuro alla Città Metropolitana di Milano serve generare un’anima e una visione condivisa, una prospettiva che parta dalle aspettative di tutti i 133 Comuni dell’area, ma la cui essenza diventi un’entità ulteriore, superiore alla loro semplice somma. Infatti, la nostra area metropolitana è caratterizzata allo stesso tempo dall’unitarietà del territorio e da specificità locali che costituiscono un elemento di forza.


E DA MILANO...

Il centrosinistra milanese è stato capace di governare dal 2011 grazie a un percorso nato dalle primarie del 2010, coniugando crescita ed equità, sviluppo e sostenibilità, efficienza e trasparenza, partecipazione e allargamento degli spazi pubblici: ora vogliamo insieme volgere lo sguardo alle sfide che una grande realtà urbana in cambiamento pone e vogliamo immaginare una nuova visione di città inclusiva e orientata a una più incisiva transizione ecologica. In questi anni molto è stato fatto, ma ci accompagna la consapevolezza di problemi complessi ancora da risolvere e di cambiamenti da gestire, che richiedono un cambio di passo deciso su alcuni temi.

Come in Città Metropolitana, anche a Milano, quello che viviamo deve essere il tempo di un nuovo e marcato protagonismo politico e amministrativo del Partito Democratico,

affinché il centrosinistra continui ad essere sinonimo di cambiamento e di buon governo, forza politica capace di ascoltare i cittadini e costruire coalizioni sociali e civiche, avvalendosi quando possibile di strumenti di partecipazione larga, come ad esempio le primarie.

Se nel 2010 il dibattito promosso dal centrosinistra verteva sull’idea di costruire una città capace di “correre senza lasciare indietro nessuno”, oggi servono una nuova direzione e una nuova narrazione.
La domanda di futuro e sicurezze che arriva dalle cittadine e dai cittadini si è fatta più complessa e riguarda fasce crescenti della popolazione: ecco perché oggi la grande sfida è garantire che Milano rimanga la città di tutte e tutti, in cui nessuno sia costretto ad andarsene o impedito a trasferirsi o la subisca come una città escludente e nella quale le fragilità non sono sostenute. Non possiamo permetterci che donne e uomini di questo capoluogo vedano passare il treno del futuro sentendosi spettatori estranei al grande sviluppo della comunità urbana.

Questa è una sfida che riguarda tutta la politica e di cui il PD deve essere forza trainante: l’amministrazione non può essere sola ad affrontare questa missione così complessa.
Per affrontare i prossimi anni è necessario, anzitutto, che il PD si metta al lavoro per ricostruire quella coalizione sociale e civica che ha segnato i primi anni della primavera milanese. In questo senso è importante valorizzare il lavoro della Giunta, del Gruppo Consiliare e dei Municipi e costruire sinergie sempre più forti tra partito e amministratori come pure con i nostri altri rappresentanti istituzionali in Città metropolitana, in Regione e nei Parlamenti nazionale ed europeo. Con gli occhi sempre rivolti al futuro.

Proposte concrete:

  • -  Campagne di ascolto nei diversi municipi coinvolgendo tutti i livelli

    amministrativi e del partito

  • -  Presenza organizzata del Partito Democratico in tutti i luoghi in cui ci sono

    situazioni complesse o emergenziali (dalle crisi aziendali all’emergenza casa)

  • -  Coinvolgimento dei coordinamenti di zona per rafforzare radicamento e

    trasversalità

  • -  Progetto Milano: un laboratorio che coinvolga segreteria, dipartimenti, zone e

    circoli per ricostruire il campo delle alleanze sociali e costruire la visione futura della città che parta da un momento di confronto profondo, come gli stati generali di Milano



UN PARTITO METROPOLITANO E PROTAGONISTA.

Vogliamo un Partito sempre più vicino ai circoli, in cui ogni iscritto sia importante e in cui ciascuno si senta a casa.

Vogliamo un partito plurale e accogliente che si prenda cura della sua comunità e delle nostre città, del linguaggio e della democrazia interna.

Vogliamo un partito aperto, permeabile e intrecciato alle forze vive della società.

LE NOSTRE PROPOSTE PER IL PD METROPOLITANO DI MILANO Ripartire dai circoli per un partito vivo e radicato territorialmente

  • -  Aggiornamento della carta dei circoli per dare più opportunità, relazioni e centralità ai circoli

  • -  Mappature dei circoli, del loro stato di salute, degli obiettivi che si pongono e delle attività che svolgono e sempre più stretta interconnessione tra segretari e Federazione

  • -  Rilancio della mappatura delle competenze del Pd Milano

  • -  Attivare azioni di volontariato sociale e rafforzare azioni di mutualismo

  • -  Finanziamento dei circoli: crowdfunding federativo e 2x1000 ai circoli

  • -  Formazione dei responsabili nei circoli

  • -  Relazione coi primaristi

  • -  Referendum delle iscritte e degli iscritti

  • -  Piattaforma digitale Pd Milano: per conoscere, partecipare, decidere

  • -  Potenziamento degli strumenti di comunicazione e organizzazione dei circoli

  • -  La stagione di un nuovo volontariato politico diffuso e coinvolgente

  • -  Condivisione delle buone pratiche alle Feste dell’Unità

  • -  Condivisione del patrimonio di strutture che possono essere messe a

    disposizione dei circoli e delle feste

  • -  Risparmi di scala nell’attivazione di contratti metropolitani (assicurazioni,

    Siae,...)

    Prima di addentrarci nelle proposte concrete, ci teniamo a chiarire che questo documento mette al centro gli aspetti organizzativi del partito perché essi sono essenziali per ogni battaglia politica: un modo per dare gambe alle intenzioni e alle idee e per dare protagonismo a ogni Democratico (iscritte e iscritti, amministratrici e amministratori, primariste e primaristi).

    Come verrà spiegato oltre, in un secondo momento torneremo sui temi, perché pensiamo che le battaglie debbano nascere da confronti che coinvolgano tutti e tutte.

    Il Partito Democratico vive e cresce nelle comunità e nei territori, promuovendo partecipazione diffusa. L'impegno della Federazione metropolitana non può che essere

quello di supportare i circoli e la loro attività, lavorando anche per farne nascere di nuovi nei territori che oggi, per diversi motivi, sono sprovvisti di questo prezioso presidio democratico. Nei territori più complessi una strada potrebbe essere quella di attivare i Punti PD, come previsto dallo Statuto Democratico, a partire dal coinvolgimento delle elettrici e degli elettori delle primarie che possono essere una risorsa importante.

E’ fondamentale valorizzare sempre di più i nostri circoli, un immenso patrimonio del nostro partito. Serve soprattutto per far emergere la preziosa voce delle iscritte e degli iscritti, spesso soggetti attivi ricchi di competenze, che possono essere messe a servizio della comunità e meglio valorizzate a partire da un vigoroso rilancio della loro mappatura.

Dai circoli devono emergere le nuove protagoniste e i nuovi protagonisti delle prossime stagioni.

La Federazione metropolitana e i circoli, insieme, possono co-progettare nuovi percorsi per essere sempre più vivi, aperti, inclusivi e utili al territorio. Come?
Aggiornamento della carta dei circoli attraverso un percorso partecipativo e plurale anche attraverso la promozione di un gruppo di lavoro che rilanci con vigore la mappatura del nostro territorio metropolitano per comprendere meglio la realtà di quelle zone e di quei Comuni privi del nostro presidio politico i. Nessuno deve sentirsi escluso o lontano dalla nostra grande comunità, né chi non ha confermato l’adesione al PD, ma ancora ci guarda con simpatia, né chi si affaccia per la prima volta in una delle nostre sedi o offre il suo lavoro da volontario senza avere un circolo di riferimento. Il PD di Milano è anche casa di queste persone e insieme ci dobbiamo interrogare su come favorire la loro partecipazione.

Inoltre, serve un crescente investimento della Federazione metropolitana per stimolare i circoli nei progetti di mutualismo e apertura al territorio: per esempio, azioni concrete di solidarietà (come “Solidarietà in circolo” o le scuole di italiano per rifugiati e migranti), sportelli (come quelli sul lavoro o sanità) e collaborazione con alcune associazioni per generare sempre più spesso virtuose occasioni di confronto. Il volontariato nei confronti del territorio passa per azioni concrete come quelle ricordate, ma anche dal servizio nell’amministrazione di tanti nostri rappresentanti, nell’esercizio attivo della cittadinanza praticato da tante iscritte e tanti iscritti impegnati nella tutela dei nostri spazi comuni: insomma, anche la politica è un grande servizio, di cui vogliamo recuperare la bellezza.

La politica, a ogni livello, ha i suoi costi e,in particolare, i costi di funzionamento delle sedi e di finanziamento delle attività dei circoli sono un problema rilevante in molte aree del territorio metropolitano.
Per supportare i circoli, chiederemo con forza al livello nazionale del partito un’equa redistribuzione del 2x1000, mancata in questi ultimi anni, perché la quota di competenza della Federazione metropolitana possa essere messa a disposizione dei circoli per le loro attività. Vogliamo, inoltre, incentivare e sviluppare nuove modalità di autofinanziamento, tramite l’organizzazione di campagne di crowdfunding promosse dalla Federazione con le sue risorse e professionalità, progettate anche sulla base di proposte e progetti dei circoli, ai quali verranno destinate le somme raccolte.

Non solo: la Federazione metropolitana ha la credibilità e la forza di supportare i circoli nelle relazioni con quei soggetti giuridici che spesso sono proprietari dei locali che ospitano le sedi del partito. Anche un confronto con gli istituti bancari può essere motivo di un rinnovato impegno e attivismo del partito metropolitano, volto a trovare soluzioni. Per esempio, si

potrebbero mettere a disposizione servizi in scala, a basso costo, tipo l’attivazione del Rid come modalità di finanziamento continuativo.

I circoli sono soprattutto luoghi di discussione politica aperta: ecco perché sarà importante cercare di coinvolgere sempre più frequentemente le primariste e i primaristi nei dibattiti e fare in modo che l’esito delle discussioni, anche quelle dei coordinamenti dei circoli, venga ascoltato dalla segreteria metropolitana. Perché la voce delle iscritte e degli iscritti, e delle elettrici e degli elettori su questioni amministrative o su argomenti di livello nazionale, è un apporto prezioso irrinunciabile.

I circoli affrontano una realtà politica sempre più sfidante, che richiede competenze varie e in continuo cambiamento. Anche su questo versante le nostre comunità non vanno lasciate da sole. La Federazione lavorerà per mettere a disposizione dei circoli un elenco di professionisti qualificati che possano essere disponibili per supportare lo sviluppo di alcuni progetti o risolvere e semplificare le questioni amministrative (da quelle economiche a quelle comunicative).

Ancora la Federazione aiuterà a formare le competenze richieste a livello territoriale: con il supporto del responsabile formazione della Federazione, i rappresentanti dei nostri circoli saranno invitati a partecipare a corsi di formazione per innovare continuamente la nostra azione politica concreta (grafica base, invio newsletter, gdpr,...).

Sarà dato spazio alla formazione politica di più ampio respiro, rivolta soprattutto ai più giovani, concentrata sia sulle politiche del territorio, in vista delle elezioni, sia sui grandi temi. Abbiamo bisogno di veder emergere una nuova classe dirigente preparata e capace, attenta ai bisogni più prossimi, che sappia ascoltare, promuovere e divulgare azione politica e le buone pratiche dell’amministrazione. Per fare ciò, il Pd Metropolitano può anche attivare relazioni e collaborazioni arricchendo il confronto con competenze esterne rappresentate, ad esempio nelle associazioni di categoria, nei centri di studio e nelle università.

Ma dovrà soprattutto investire sulla capacità di iniziativa di ogni singolo iscritto affinché ogni circolo possa diventare laboratorio politico in grado di organizzare momenti di aggregazione e formulare proposte politiche.

Ultimo, ma non ultimo: i circoli hanno un grande ruolo nell’attivazione territoriale e nella diffusione di riflessioni, documenti e materiali relativi ai livelli istituzionali e alle proposte del PD. E’ importante continuare a investire sulla presenza territoriale con banchetti e altre iniziative, ritenute adatte alle diverse realtà. Per tutti questi motivi sarà utile una seria analisi del tessuto sociale e demografico delle iscritte e degli iscritti, nonché di chi ha partecipato alle primarie.

Un partito digitale che sa mettere le persone al centro

Nella società contemporanea il digitale e il fisico sono dimensioni sempre più interconnesse e ciascuna delle due può essere completata e rafforzata dall’altra.
Ferma restando la priorità per le relazioni e le attività in presenza, abbiamo anche bisogno di un partito digitale che non è un partito etereo, ma un partito più veloce e partecipato, che utilizza gli strumenti attuali per rafforzare il suo radicamento e la sua presenza nella vita delle persone. Per esempio è fondamentale investire su iniziative di fundraising e crowdfunding che coinvolgano i potenziali sostenitori dei singoli progetti. E non dimentichiamo quale ruolo

rilevante abbiano i social nell'orientamento al voto, soprattutto a ridosso degli appuntamenti elettorali, nonché quale risorsa possano costituire per l'attività di trasparenza della gestione delle amministrazioni.

Il digitale permette di mantenere un rapporto continuo e stabile con i primaristi e le primariste perché questi cittadini che ci hanno dato fiducia sempre più colgano la possibilità di entrare nella nostra comunità o di partecipare alle nostre iniziative. Il digitale è già un canale per gli iscritti, che vorremmo potenziare, per esempio con piattaforme dedicate, come previsto dallo Statuto, per momenti referendari e di consultazione sulle grandi decisioni che ci aspettano.

Infine, nelle sue evoluzioni, sarebbe auspicabile che la piattaforma digitale del PD si apra, in relazione ad alcuni ambiti, a diverse realtà associative per favorire l’incontro tra partecipazione politica e partecipazione civica e sociale.
Quella che ci attende sarà una stagione che metterà al centro una nuova forma di grande mobilitazione e volontariato politico.

Un partito saldamente territoriale

Il PD ha il grande valore di essere sentinella sul territorio: presenza costante grazie ai propri circoli. Troppo spesso peró le nostre sedi sono chiuse: sarà importante, in sinergia con i segretari, innovare e progettare e condividere risorse (anche economiche) per tenere aperti i nostri luoghi d'incontro e offrire uno spazio di ascolto e confronto e progetti mutualistici.

Il Pd è vivo e radicato se esce anche dai circoli e si apre verso l’esterno: occorre affiancare alle battaglie che portiamo avanti nelle amministrazioni e al nostro interno con la nostra presenza nelle piazze, con l’organizzazione di nuove mobilitazioni, oltre che con la nostra consueta presenza nei mercati e nei luoghi di maggiore interesse dei diversi territori.

Un partito Metropolitano
Serve un Partito unito territorialmente, coeso e integrato. In questa direzione è fondamentale il ruolo dei coordinatori di zona e dei loro delegati sempre più vicini nella nostra rete territoriale. Anche con loro promuoveremo incontri tematici con la segreteria metropolitana. Le riunioni di quest’ultima dovranno portare avanti la buona pratica di essere itineranti nei Comuni dell’area metropolitana, non solo per risolvere le criticità, ma anche per innescare un processo virtuoso di reciproca conoscenza tra i diversi livelli di gestione della nostra comunità. Sarà proprio il livello delle zone a dover garantire la connessione tra il livello metropolitano e i singoli Comuni. Questo perché è sempre più necessario un coordinamento tra le scelte politiche, sia che il centrosinistra sia al governo, sia che debba fare opposizione. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile evitare cortocircuiti politici; questo accade laddove manca un coordinamento della discussione sui fatti e le idee politiche.

Allo stesso fine, una volta al mese alle riunioni di segreteria metropolitana saranno invitati i coordinatori di zona. Infine, una volta all’anno verranno promossi gli “stati generali del Pd metropolitano”, un’assemblea all’interno della quale saranno protagonisti i Municipi e i circoli della Città metropolitana.

L’obiettivo è anche quello di mantenere viva la consueta serie di iniziative di livello metropolitano sui temi che ci stanno particolarmente a cuore - ambiente, lavoro, diritti, sanità

- valorizzando le specificità territoriali ed elaborando proposte politiche unitarie, che sappiano rispondere alle potenzialità delle diverse realtà.

Un partito tra eredità e innovazione

Il Partito democratico ha ereditato una parte della sua forma e dei suoi strumenti dai partiti precedenti, assai presenti e radicati tra la gente. Molto è ancora attuale, moltissimo può essere reinterpretato in chiave innovativa.
Un nostro obiettivo è quello di rafforzare il ruolo nel partito di chi si iscrive, chi si candida e di chi ci vota: Da sempre il Pd riesce ad aggregare attorno a sé persone che, pur senza tessera, si sentono vicine e rappresentate (e a volte anche di rappresentare) il nostro partito. La relazione con le nostre elettrici e i nostri elettori deve essere coltivata costantemente, non solo nei momenti elettorali. Un ruolo fondamentale per la loro partecipazione è rivestito senz’altro, da sempre, dalle primarie, strumento di partecipazione fondamentale, occasione di condivisione di obiettivi e di conoscenza dei rappresentanti che si candidano a raggiungerli, strumento di selezione del personale politico, ma, soprattutto, elemento fondativo del nostro partito. L’esercizio delle primarie è un elemento su cui investire in ogni occasione possibile.

Fondamentale e prezioso è poi il contributo dei Dipartimenti tematici, articolazioni della Segreteria metropolitana: il loro lavoro sui temi chiave della nostra riflessione - ambiente, sanità, legalità, educazione, lavoro, diritti e giustizia - per fare alcuni esempi - deve essere implementato, perché valorizza le numerose competenze che arricchiscono la nostra comunità. I Dipartimenti promuovono utilissime iniziative politiche, coadiuvano i nostri rappresentanti e possono favorire l’interesse trasversale di variegate forze politiche e sociali su particolari tematiche e sfide socio culturali. Abbiamo bisogno di rafforzare e supportare il loro impegno condividendo gli obiettivi in modo sinergico all’azione politica complessiva.

Non dimentichiamo ovviamente banchetti, gazebo e Feste dell’unità che sono da sempre strumenti di presenza e radicamento, momenti a cui il Pd non deve rinunciare, ma che occorre ripensare, con modalità innovative. Una sfida per tutti: segretari di circolo, animatori fondamentali delle nostre comunità, iscritti, primaristi. Tutti insieme possiamo sviluppare la creatività richiesta per affrontare l’innovazione necessaria.

Un partito di tutte e tutti

La politica purtroppo ha spesso orari e tempi che sono difficilmente conciliabili con la vita delle persone, in particolare delle lavoratrici e dei lavoratori. In più, come tristemente noto, in una società in cui la cura è declinata ancora troppo spesso al femminile, troppe volte le donne sono escluse perfino dall’idea di poter avere ambizioni politiche.

Per questo è necessario facilitare forme ibride di partecipazione, che non sacrifichino il sentirsi comunità, ma consentano anche a chi, per motivi di famiglia, di lavoro o altro, non riesce a esserci fisicamente, di contribuire al dibattito.
Inoltre i giovani e le donne sono ancora troppo poco presenti nel nostro partito,

In questi anni i Giovani Democratici e le Donne Democratiche hanno svolto un grande lavoro tematico e di mobilitazione: con queste due organizzazioni è fondamentale, nel rispetto assoluto della loro autonomia organizzativa e politica, costruire percorsi che vadano a

rafforzare la presenza del PD in luoghi fisici e virtuali dove è possibile intercettare donne e giovani, i loro bisogni, i loro problemi e le loro aspirazioni.
Ultimo: un grande sforzo dovrà essere messo in campo per aumentare la partecipazione alla nostra vita di partito ai migranti e a donne e uomini di origine straniera.

Un partito che detta l’agenda politica e che valorizza gli amministratori

Il protagonismo del Partito Democratico deve avere una visibilità anche nel dettare l’agenda dei temi da affrontare in risposta alle grandi sfide della nostra Città metropolitana. Come in passato siamo riusciti a fare ad esempio sul biglietto unico integrato, così anche oggi dobbiamo promuovere l’elaborazione politica in sinergia con tutti i livelli di governo del partito e dell’amministrazione su temi come l’ambiente, la casa, la mobilità, lo sviluppo sostenibile.

Un altro terreno su cui il protagonismo di pensiero e amministrativo del Partito Democratico puó guidare il cambiamento è quello di un patto territoriale di governo della logistica che abbia impatto su tanti aspetti come la mobilità, la dignità del lavoro, il consumo di suolo, l’urbanistica dei territori, la relazione tra i diversi Comuni. Per questo deve essere stretta la relazione tra il Partito e gli amministratori dei diversi enti: il o la capogruppo, ovviamente, il Sindaco o la Sindaca, o un capo delegazione di Giunta, nel caso in cui la guida della giunta non sia affidata ai democratici. La Federazione deve curare con la consueta attenzione quella ricchezza fondamentale costituita dalla rete fra gli amministratori, perché essa possa farsi promotrice di iniziative politiche multilivello.

Un partito che comunica e che promuove saperi

La comunicazione interna al Partito è importante come quella pubblica. Per questo motivo dobbiamo continuare ad attivare flussi di comunicazione interna e biunivoca sempre più immediati, fluidi, integrati e capillari, perché attraverso l’iniziativa della Federazione ogni territorio si senta parte integrante di quello che accade a livello metropolitano e viceversa. I canali interni di aggiornamento e comunicazione tra Federazione e circoli devono essere aggiornati continuamente sulla base delle innovazioni degli strumenti a disposizione

La comunicazione è ormai stabilmente omnicanale e rimarrà fondamentale l’investimento per una presenza costante su tutti i canali contemporaneamente, sia quelli fisici sia quelli digitali. Le strategie social saranno sempre più costruite insieme ai circoli perché la comunicazione assuma sempre più il valore della circolarità.

COALIZIONE DELLA MEMORIA

Nel 2025 ricorrerá l’ottantesimo anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, dovrà continuare a essere in prima linea nella pratica della memoria. A maggior ragione nel momento in cui gran parte dei testimoni della lotta alla barbarie fascista è venuta a mancare o è segnata dall’età e proprio mentre al governo del Paese è stato eletto un partito con la Fiamma tricolore nel proprio simbolo. E’ necessario coinvolgere i giovani in questo importante appuntamento, per condividere e attualizzare i valori che hanno caratterizzato la lotta partigiana.

Dal 2014 la bella esperienza di Bella Ciao Milano ha rilanciato il 25 aprile e la presenza innovativa del Pd Milano metropolitana sui temi della memoria e dell’antifascismo. Per l’ottantesimo è necessario ripartire da quell’esperienza (unire un gruppo intergenerazionale di

volontarie e volontari - iscritti o non iscritti) per costruire una grande coalizione della memoria che coinvolga tutte le associazioni sensibili e impegnate sul tema, un’istanza che riguarda l’identità stessa profonda del nostro Paese e della nostra area metropolitana e l’attualizzazione di valori su cui costruire le fondamenta per il suo futuro.

Il PD nella propria essenza è anche il portatore delle istanze dei lavoratori e della loro storia. È per questo che è necessario valorizzare la festa del primo maggio, la festa del lavoro. Per il PD, questo deve essere un momento di stimolo e di riflessione sul tema dei diritti dei lavoratori e lavoratrici e sulle conseguenze esistenziali e sociali della precarietà.

UN PARTITO PROSSIMO, ACCOGLIENTE, FEMMINISTA, AMBIENTALISTA, EUROPEISTA.
UN PARTITO DEMOCRATICO.

Il nostro orizzonte valoriale è quello del centrosinistra di cambiamento, le nostre priorità sono quelle sulle quali da anni garantiamo il nostro impegno: parità di genere, ambiente, contrasto alla discriminazione e alla violenza di ogni tipo, l’attenzione alla legalità e all’inclusione, la promozione della pace, del lavoro, della cultura e della formazione, dei diritti, una sanità accessibile, un sistema di trasporti efficiente. Le proposte a riguardo saranno elaborate all’interno della discussione quotidiana nei nostri circoli e con campagne di ascolto di iscritte e iscritti, amministratrici e amministratori.

Questo congresso, per noi, sarà un percorso condiviso. Abbiamo deciso consegnare alla commissione congressuale oggi questo documento che parla del Partito Democratico e del nostro ruolo nei nostri territori. Ma continueremo ad arricchirlo con una seconda parte aperta agli approfondimenti e condivisa che affronterà tutti i temi che ci stanno a cuore.

Queste settimane di congresso non saranno la sfida centrifuga tra due candidati, ma per noi saranno un percorso di costruzione partecipata di quello che vorremmo fosse il PD e la politica nei prossimi anni. Ecco perché questo documento rimarrà aperto ai contributi tematici per tutta la campagna congressuale.

Ecco cosa potrai fare:

  • -  partecipare e contribuire aggiungendo idee e temi nel modulo a destra

  • -  scrivere una mail suggerendo idee per il partito o le tue idee sui grandi temi di

    cui parleremo

  • -  organizzare un incontro territoriale

  • -  organizzare un incontro tematico

    In tutti gli incontri qualche responsabile della mozione trascriverà gli interventi, in modo che non se ne perda traccia.

Cercheremo di trovare ogni volta la via concreta per garantire il perseguimento dei nostri obiettivi: per esempio, nell’organizzazione territoriale, non è sufficiente promuovere a tutti i livelli la parità di genere, ma è anche necessario lavorare ogni giorno per eliminare i retaggi patriarcali che la politica eredita dalla società. Non è più tempo di forme di potere solitario, autoreferenziali e prepotenti: è il tempo di leadership inclusive, plurali, gentili.

Come recita l’art.49 della Costituzione Italiana: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”, quindi i partiti sono corpo intermedio tra i cittadini e chi ha la responsabilità della determinazione delle politiche pubbliche. E’ dunque questa la loro funzione politica: né semplice megafono di movimenti sociali o istanze individuali, né appendice delle Istituzioni. Per questo motivo il Partito Democratico deve mantenersi comunità unita, viva e partecipata, capace di interloquire con tutte le forze sociali, imprenditoriali e civiche e deve essere primo alleato delle amministratrici e degli amministratori il cui impegno quotidiano ha enorme impatto sulla vita delle persone. La comunità democratica ha bisogno degli amministratori e delle amministratrici, come le amministratrici e gli amministratori hanno bisogno di un partito vivo, autonomo, forte, autorevole e credibile, propositivo e concreto.

E’ sempre più il tempo del Noi.
Se vogliamo essere credibili, affidabili e forti nell’iniziativa politica pubblica dobbiamo necessariamente tutelare il valore dell’unità e allo stesso tempo rispettare la pluralità che la segretaria uscente del PD milanese, Silvia Roggiani, ha contribuito a costruire in questi anni, con risultati politici evidenti.
Siamo molto orgogliosi di questa eredità e di poter rappresentare una mozione plurale che coniughi tanti importanti punti di vista vivi nel nostro Partito Democratico.
Solo un Partito Democratico unitario e plurale può affrontare le grandi sfide della contemporaneità.
La voce del PD deve farsi sentire sempre più forte su tutti i temi dirimenti del futuro: ecco perché questo congresso sarà dedicato a costruire insieme idee e proposte per i nostri territori. Solo così, solo arrivandoci insieme, avremo un Partito sempre più autorevole e riconoscibile nel dibattito pubblico.
Affronteremo la sfida del congresso con entusiasmo, raccogliendo idee ed energie, facendo tesoro delle esperienze che hanno reso il Partito Democratico di Milano Metropolitana un soggetto politico credibile e autorevole.

La affronteremo sapendo che tantissimo è stato fatto, ma che ancora tanto c’è da fare e anche da cambiare.

Vogliamo un Partito sempre più vicino ai circoli, in cui ogni iscritta e ogni iscritto sia importante e in cui ciascuna e ciascuno si senta a casa.





Grazie di cuore per il tuo contributo e la tua partecipazione!