H&M : Agire per la sicurezza dei lavoratori!

Tre anni dopo la firma dell’Accordo per la prevenzione degli incendi e la sicurezza degli edifici in Bangladesh , secondo un’analisi condotta da quattro organizzazioni sui progressi fatti nella sua applicazione, i lavoratori che cuciono gli abiti di H&M continuano a lavorare in condizioni pericolose, in molti casi senza le misure di sicurezza antincendio più urgenti e basilari.

Gli ultimi dati di gennaio 2016 mostrano che le fabbriche che H&M definisce suoi "fornitori con le migliori prestazioni in tutte le aree" non sono riuscite a soddisfare le tempistiche stabilite per le riparazioni. La maggior parte di queste non sono ancora state completate nonostante le scadenze siano passate. I lavori di ristrutturazione in essere comprendono l'installazione di porte tagliafuoco, la rimozione dei blocchi o di porte scorrevoli dalle uscite di sicurezza, e la recinzione di scale - il che significa che in molte fabbriche i lavoratori possono non essere nelle condizioni di uscire dalla fabbrica in sicurezza in caso di emergenza.

Nonostante gli sforzi per migliorare le condizioni di sicurezza dopo il disastro del Rana Plaza nel 2013, incendi ed esplosioni continuano a devastare questo settore industriale. L’ultimo caso riguarda un incendio nella fabbrica Matrix Sweaters lo scorso Febbraio 2016, un fornitore di H&M. Una tragedia scampata, che ha registrato comunque alcuni feriti, solo perché le fiamme sono divampate un’ora prima che i lavoratori iniziassero il loro turno. Non tutti i lavoratori dei fornitori di H&M sono stati così fortunati: nel 2010,  ad esempio, 21 lavoratori sono morti in un incendio alla fabbrica Garib & Garib (fornitore della H&M) sprovvista di uscite di sicurezza.

Potremmo non riuscire mai a eliminare definitivamente gli incendi nelle fabbriche, ma possiamo garantire che quando accade il peggio, i lavoratori possano scappare. Questo dipende dalle riparazioni che vengono realizzate ora.

Agisci anche tu: unisciti a noi nel richiamare H&M al dovere di garantire con tempestività la messa in sicurezza delle fabbriche dei suoi fornitori in Bangladesh, affinché non si ripetano mai più altri casi come la Matrix Sweaters, la Garib & Garib o la Tazreen.

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